Origine della Kali

La Kali è una arte marziale Filippina. Le sue origini sono incerte. Si sa che una arte di combattimento era insegnata presso i vari villaggi e gruppi Filippini, con stili diversi. E vari furono i nomi con cui ci si riferì ad essa nel tempo. Escrimia, Arins, sono altri nomi per definire l'arte di combattimento Filippina. Arte che non si sviluppò in palestre e per scopi sportivi, ma fu direttamente praticata per la difesa delle Filippine dai molti invasori che si presentarono nei secoli. Orientali e occidentali. E' quindi elemento di base l'uso delle armi bianche.
Si tratta quindi di un sistema di combattimento estremamente pratico che fu mantenuto nascosto agli stranieri o cammuffato da danza fino ai primi del 900. E intanto si elaborò, introducendo nuove meccaniche e armi nel tempo e nella pratica.
Fu negli anni 20 che il maestro Venancio Ancion Bacon aprì la prima scuola pubblica, trasformando di fatto la kali da un metodo di combattimento segreto per i guerrieri Filippini in una arte marziale moderna. In occidente fu il maestro Dan Inosanto a codificare tra tanti stili un sistema generale di Kali e diffonderlo.

Esattamente, il kali è nata appunto per i combattimenti da strada per poter permettere ai filippini di proteggersi dagli invasori, rivelandosi molto efficace per la sua completezza anche dal punto di vista delle distanze: il kali oltre a utilizzare le distanze conosciute nel combattimento in piedi ha anche un repertorio che cura la lotta a terra.